I Natali dei vent’anni, di quando a casa ti sentivi lontana e la tua casa era quella con i coinquilini, un po’ più fredda, un po’ più sporca, piena di superalcolici. Dove era bello sentirsi sola e non sentirsici mai.
Natali di amori finiti e di amori che si confondevano con i brividi di Dicembre.
Natali con alberelli storti, pieni di luci, e sudate fuori dalle discoteche, litigate sui marciapiedi e risate sulla strada verso la casa di qualcuno.
Soundtrack (per gente malinconica, da sentire fino al 1° dell’anno, dopo no dai)
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