Portami al sole,
vestimi del colore dei giorni più lontani,
come una gruccia in fil di ferro che dimagrisce
la presenza scenica di ogni vestito,
di qualsiasi costume.
Insegnami a vivere,
ché ancora non ho capito.
Saziami spolpami ingoiami e poi
lasciami stare,
coprimi con un cappotto marrone,
abbandonami fra le foglie lungo il viale;
arriverò di nuovo qui,
vicino alla terra,
fra queste gemme precoci.
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