Sono tante le donne della letteratura che ti possono colpire e alcune cambiare anche un po’ (da Medea, a Nora di Ibsen, Beatrice, quella di Molto rumore per nulla però, Pisana di Nievo, Nasten’ka e le sue notti bianche, le vergini delle rocce, e Marienne, donna mancina? La ragazza dai capelli strani, mettiamoci anche la piccola Anna di Ammaniti… Elenco infinito!), ma ce ne sono alcune che ho detestato con tutte le mie forze. E che sono oggettivamente detestabili! Utili contrappunti e spalle di personaggi – maschili – ben più interessanti, a volte neanche quello.
Ecco la classifica dei personaggi femminili più antipatici della letteratura
Prima in classifica Caty, di Cime Tempestose.
Seconda, un’altra della narrativa inglese, Emma (c’è un motivo se la versione cinematografica ha come protagonista quell’antipatica della Paltrow)
Terza, anche se non parliamo proprio di letteratura, Bella Swan di Twiligh. La gatta morta, talmente morta che poi l’hanno fatta morire sul serio.
Quarta Bridget Jones, mito – antimito – di tante donne moderne. Vi prego.
Il quinto posto lo dedicherei a Beatrice, che addirittura in Paradiso è stata messa. Odiosa, ma probabilmente senza colpe. Dante ci ha messo del suo.
Sesto posto ad un’altra protagonista di best seller del momento: After. La sfigatissima (e rompipalle) Tessa.
Settimo posto a Aidi, di Jack Frusciante uscito dal gruppo, inconsapevole traghettatrice del vecchio Alex nel mondo adulto (dalla quarta alla quinta superiore!).
Otto: Daisy Buchanan. Volevo andare lì, scuoterla e gridarle “Ma davvero?? Ma lo hai visto? Ha fatto tutto per te!!” e da quando Gatsby ha la faccia di Leo l’odio è cresciuto e potrebbe passare con velocità sul podio.
Nono posto per Ofelia. Povera, un po’ di pena me l’ha fatta, un’immagine di donna più che una donna vera.
Mi manca il decimo posto: a chi vorreste darlo?
1 comment on “Le più antipatiche della letteratura”