La libertà di religione

Dal 25 ottobre al 17 marzo 2013, Palazzo Reale ospita la mostra Costantino 313 d.C., promossa e prodotta da Comune di Milano.
Ideata dal Museo Diocesano di Milano l’esposizione celebrerà l’anniversario della emanazione nel 313 d.C.  dell’“Editto di Milano” da parte dell’imperatore romano d’Occidente Costantino e del suo omologo d’Oriente, Licinio. 

Non so se ve lo ricordate, questo Editto.
Io sì, mi ricordavo il nome, ma poco di quello che rappresentava.
Me lo avranno raccontato male?
Ero una studentessa un po’ distratta quindi non ve lo assicuro: magari in quel particolare momento stavo scrivendo poesie o leggendo L’insostenibile leggerezza dell’essere che ai tempi mi sembrava più interessante e meno soporifero della mia professoressa, Venturelli (povera donna)

(non chiedetemi come a 15 anni Kundera poteva sembrarmi meno soporifero di qualsiasi cosa)
Comunque oggi, grazie a questa mostra, ho rinfrescato la mia memoria.

Grazie all’Editto il Cristianesimo, dopo secoli di persecuzioni veniva dichiarato lecito e si inaugurava così un periodo di libertà religiosa e di grande innovazione politica e culturale

“Noi, dunque Costantino Augusto e Licinio Augusto abbiamo risolto di accordare ai Cristiani e a tutti gli altri la libertà di seguire la religione che ciascuno crede, affinché la divinità che sta in cielo, qualunque essa sia, a noi e a tutti i nostri sudditi dia pace e prosperità”.

Che dimostrazione di tolleranza e cultura, non trovate?

[vorrei iniziare una polemica sulla religione cattolica all’asilo ma non voglio rovinarmi la giornata, sono di buon umore]

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