[parte due]
Così stanca da sentire il peso del corpo tutto addosso, come fossimo in due, io sotto.
Mi sveglio dal caldo. Già il primo millimetro oltre me è fresco.
La luce blu.
Mi soffermo a pensare che sarebbe giusto avere sempre con sé qualcosa per scrivere.
L’aria fresca, il sudore, le gambe stanche, i fiori, tutto quel cielo, i racconti, i racconti sulle famiglie, un altro passo in più, il sambuco, dolce, i racconti sulle erbe, i racconti sui bambini e l’inverno che arriva, un termos e una tisana che è già cura, la pausa di un cammino, un altro passo ancora, la discesa.
Ritorna l’odore del latte di capra, chiudo gli occhi e mi sento sdraiare sull’erba.
Riapro e è mattina.
Mi manca una manina sugli occhi, ma il sole sorge.
2 comments on “Io viaggio da sola”