un pensiero per l’abruzzo

Lo ha pubblicato una mia amica su un forum di mamme che frequento, spero possa essere d’aiuto.

Dal Telefono Azzurro, 15 ‘regole’ destinate ai genitori con bimbi che hanno vissuto il trauma del terremoto:

1) dedicare molta attenzione ai figli;
2) trovare il tempo di stare di piu’ con loro, aiutandoli a capire cosa sta succedendo, spiegandolo con parole semplici; rispondere alle domande, anche se ripetute e insistenti;
3) aiutarli ad esprimere quello che pensano e sentono, rispettando i sentimenti e le idee che esprimono;
4) controllare il loro stato fisico, perche’ l’ansia dei bambini puo’ esprimersi attraverso il corpo;
5) proteggerli, dove necessario, da inutili esposizioni a situazioni che ricordino l’evento vissuto (ad esempio immagini televisive).

E ancora, per i piccoli fino a 6 anni:
6) stare loro vicini fisicamente, evitando allontanamenti non strettamente necessari;
7) accettare e aspettarsi un periodo di maggiore attaccamento o di paura (ad esempio del buio); 8) aiutarli a dare un nome ai sentimenti;
9) seguirli di piu’ alla scuola materna o al nido, parlando con gli insegnanti e avvertendoli di quanto e’ accaduto.

Per i bambini delle scuole elementari, gli esperti suggeriscono inoltre:
10) di favorire il piu’ possibile il dialogo, cercando di capire cosa pensano e se abbiano maturato convinzioni sbagliate rispetto a quanto e’ accaduto (ad esempio, che sia colpa loro);
11) aiutarli a capire che e’ normale sentirsi tristi ed arrabbiati;
12) fare con loro attivita’ piacevoli e rilassanti, come leggere un libro, passeggiare, giocare, ascoltare musica.

Infine, per gli adolescenti;
13) parlare con loro, cercare di capire rispettare il loro punto di vista;
14) incoraggiarli a rimandare, in questo momento di particolare tensione, eventuali scelte importanti;
15) contenere in modo tempestivo eventuali comportamenti aggressivi o autodistruttivi. Se questi atteggiamenti persistono, rivolgersi ad un esperto.

Nell’articolo si fa presente che anche i bambini di altre zone oltre l’abruzzo che hanno comunque sentito le scosse potrebbero manifestare sintomi di ansia post traumatica

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scusatemi, continuo a scrivere e cancellare. non ci sono parole.

siete tutti nei miei pensieri.

mando un abbraccio speciale a Eniko e
Roberta

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Io non la vidi mai, che d’essa noto
n’era il nome e non più. Nel mio pensiero,
quanto vedevo immaginando il vero,
è quello che distrusse il terremoto.

Vedea uno stretto da varcarsi a nuoto;
di cupe frondi un dondolio leggero:
col porto di vocianti uomini nero,
sotto un meriggio eternalmente immoto,

biancheggiar la città, vasta aranciera.
ora veggo macerie, onde la fiamma
esce, o un lungo sottil braccio di cera.

Vagano cani ritornati fiere:
mentre al bimbo che piange e chiede mamma
canta la ninna-nanna un bersagliere

(umberto saba – messina 1908)

visita il mio blog castagnamatta.blogspot.com

3 comments on “un pensiero per l’abruzzo

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