Le giornate NO

La mia amica Chiara ha scritto delle giornate NO: le riconosci appena sveglia, perché di solito piove e poi è un susseguirsi di imprevisti e casini da risolvere.
Di solito, almeno per me, la giornata NO inizia con uno dei figli malati. Per il solito tempismo , un po’ crudele, dei bambini, di solito si ammalano proprio in quella giornata, proprio quella, proprio quella giornata importantissima in cui ero riuscita a incastrare perfettamente almeno 3 cose importanti da fare: una presentazione al cliente che rincorro da mesi, una risonanza magnetica per quel dolore al collo e la recita a scuola dell’altro figlio. Per esempio.

Quante volte vi è capitato?

Quando la giornata parte male bisogna fare un’unica cosa. Arrendersi.
Inutile tentare furiosamente di combattere la giornata no, combattere contro gli imprevisti, cercare di riportare la giornata all’ordine prestabilito. Il cambiamento a volte arriva, in modo inaspettato e bisogna accettarlo.
Quindi via, pigiama, giornata sul divano a sfogliare riviste, a mangiare popcorn, con sottofondo a loop di cartoni animati, tra fazzoletti sporchi, termometro e tachipirine, e poi fuga sempre in pigiama, ma nascosto dal piumino lungo, a vedere la recita, con piccolina malata nascosta anche lei nel piumino imbottito.

Per esempio.

sabina-montevergine-arrendersi

Questo articolo è stato pubblicato su IoDonna nel 2014. Ma è sempre valido.

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